GIOTTO elegant
scostamento 9 mm
CARATTERISTICHE TECNICHE,
COMPOSIZIONE SUGGERITA
- Sistema con guarnizioni intercambiabili
- Ferramenta con anta e ribalta interasse 9 mm
- Doppia guarnizione di tenuta
- Rinforzi strutturali su cassa e anta
- Possibilità di vetrature fino a 32 mm
- Telaio anta reversibile
- Economia nella gestione delle scorte
- Ottimizzazione scarti e liste di taglio
- Facilità di esecuzione fori scarico acqua
GIOTTO elegant
scostamento 9 mm
CARATTERISTICHE TECNICHE,
COMPOSIZIONE SUGGERITA
- Sistema con guarnizioni intercambiabili
- Ferramenta con anta e ribalta interasse 9 mm
- Doppia guarnizione di tenuta
- Rinforzi strutturali su cassa e anta
- Possibilità di vetrature fino a 32 mm
- Telaio anta reversibile
- Economia nella gestione delle scorte
- Ottimizzazione scarti e liste di taglio
- Facilità di esecuzione fori scarico acqua
Isolamento termico W/(m2K)
Uw fino 1.7
Isolamento acustico dB
dB 31
dati indicativi calcolati con una finestra di determinate dimensioni, con una specifica vetratura (vedi isotermia)
Il sistema Giotto Elegant propone un design armonioso e dinamico,
proporzionalmente equilibrato, ideale per finestre con elevate esigenze di design,
e in cui si voglia garantire il massimo dello spazio visivo.
Come per gli altri sistemi, grande attenzione si è prestata alla cura tecnica per
garantire un ottimo confort acustico e termico, oltre alla stabilità garantita dai
rinforzi in acciaio.
Il tutto completato con discrete guarnizioni grigie o marroni su ante e telai.
Ogni finestra è personalizzabile grazie all’esclusiva e ricca gamma di colori
pastello e decori finiture legno, permettendo diverse combinazioni fra interno
ed esterno
COLLEZIONE
INGLESINE
TIPOLOGIE
TENDINE INTERNE
Le tendine all’interno della vetrocamera consentono
di risolvere il problema della luce e del calore,
una soluzione duratura che non comporta alcuna
manutenzione, la tendina si trova all’interno della
vetrocamera in un ambiente sigillato che la protegge
dalla polvere, sporco e dagli agenti atmosferici il
tutto senza alterare le capacità isolanti del vetro.
– Non si sporcano
– Non si danneggiano
– Hanno lunga durata
– Non richiedono manutenzione
– Proteggono dal sole e dal calore
– Non invecchiano
– Garantiscono la privacy
– Il design minimale rispetta e valorizza ogni
ambiente
VENEZIANA
Il modello VENEZIANA è un sistema brevettato magnetico che permette un movimento manuale per
l’orientamento e il sollevamento della veneziana inserita nella vetrocamera con intercapedine da 16
mm.
La tenda si trova all’interno della vetrocamera in un
ambiente sigillato che la protegge dalla polvere e
dagli agenti atmosferici il tutto senza alterare le capacità isolanti del vetro
PLISSÈ
Le tende plissè sono realizzate in tessuto Verosol®
rivestito con molecole d’alluminio o Vanity e inserite in vetrocamera con intercapedine di 20 mm o
22 mm, il movimento è sempre dato da un sistema
magnetico brevettato a movimentazione manuale
per il sollevamento della tenda.
La tenda si trova all’interno della vetrocamera in un
ambiente sigillato che la protegge dalla polvere e
dagli agenti atmosferici il tutto senza alterare le capacità isolanti del vetro
RULLO
Sistema brevettato magnetico, a movimentazione
manuale, con funzione di sollevamento per tende
rullo inserite in vetrocamera da 27 mm. Tenda realizzate in tessuto Verosol® rivestito con molecole
d’alluminio. Il fondale ed il tessuto scorrono all’interno di una guida laterale. Il corretto svolgimento
del tessuto è assicurato da un’apposita mantovana, mentre un doppio finecorsa meccanico ne garantisce l’arresto nelle posizioni estreme.
La tenda si trova all’interno della vetrocamera in un
ambiente sigillato che la protegge dalla polvere e
dagli agenti atmosferici il tutto senza alterare le capacità isolanti del vetro
ZANZARIERE
ZANZARIERE SU MISURA SENZA COMPROMETTERE L’ESTETICA DELLE FINESTRE
Una protezione certa anche dai fastidiosi insetti,
senza alterare la bellezza delle proprie finestre. I
sistemi zanzariera adottati da Ital-Plastick vengono
disegnati e costruiti su misura, per adattarsi alle
molteplici esigenze installative.
GALLERY
IL VETRO CHE TI FA RISPARMIARE
Perchè scegliere i vetri basso emissivi coatizzati Ital-Plastick
LA TRASMITTANZA TERMICA DEI VETRI ITAL-PLASTICK
Nel primo caso vengono valutati tutti i fattori che incidono nella perdita di calore attraverso il vetro: spessore dell’intercapedine, tipo di gas impiegato, grado di riempimento, remissività del vetro, etc.
Una struttura vetrata tradizionale, realizzata con vetrocamera non basso emissiva e semplice aria nell’intercapedine, raggiunge un valore Ug di 2,7 W /(mq K), con un dimezzamento della dispersione di calore rispetto al vetro semplice (5,8 W/(mq K): tale valore però è ancora troppo elevato rispetto ai componenti di costruzione opachi, nei quali si riscontra un valore Ug inferiore a 1 W/(mq K).
Un vetro isolante con coating neutro invece giunge, senza impiego di gas, a un valore Ug di circa 1,4 W/(mq K), dimezzando a sua volta le perdite di calore rispetto a quelle del vetrocamera tradizionale.
Se poi si riempie l’intercapedine di gas Argon, il valore diminuisce ulteriormente giungendo a 1,1 W/(mq K), con una riduzione della dispersione del 60%. Con l’utilizzo di vetrate isolanti triple, che prevedono due vetri basso emissivi, con gas Argon si ottiene un ulteriore riduzione del valore Ug a 0,7 W/(mq K), se non addirittura di 0,5 W/(mq K). Nella finestra è comunque importante non considerare solo il vetro, ma anche il telaio. Questo influisce molto dal punto di vista termico: la sua trasmittanza viene indicata con il simbolo Uf, dove “f” sta per “frame” (“telaio” in inglese). Il valore totale di trasmittanza delle finestra, valore Uw (dall’inglese “window”) è quindi dato dalla somma dei valori U dei singoli componenti, in proporzione alla loro area e rispetto alla superficie totale dell’elemento finito.
COME AVVIENE LO SCAMBIO TERMICO
La conduzione
Tra due corpi posti a diretto contatto tra loro, così come all’interno di un solo corpo, avviene un trasferimento di energia verso la zona a più bassa temperatura. Tale flusso di calore dipende dalla conducibilità dei materiali implicati e dalla loro differenza di temperatura.
La convenzione
Con l’aumento della temperatura, qualsiasi fluido liquido o gassoso si espande e diminuisce di densità, dando origine a moti chiamati “di convezione”. Durante questi moti, il fluido freddo scende verso il basso, mentre quello caldo sale verso l’alto: proprio nel momento in cui avviene il movimento della massa fluida, si verifica un trasferimento di calore. Solitamente, la trasmissione per convezione ha luogo tra un fluido e una superficie.
L’irraggiamento
Ogni corpo riscaldato emette calore. Tale fenomeno si chiama “irraggiamento” e dipende dalla remissività dei corpi e dalla differenza di temperatura. In inverno, la vetrata rappresenta, come l’involucro edilizio, un’unità divisoria tra ambiente interno-riscaldato e ambiente esterno-freddo, unità attraverso la quale si verifica una perdita di calore dall’interno verso l’esterno. L’irraggiamento delle strutture vetrate incide di circa il 70% sulla perdita di calore complessiva: per questo, è importante partire da qui e intervenire efficacemente per neutralizzare al massimo tale fenomeno
La conduzione
Tra due corpi posti a diretto contatto tra loro, così come all’interno di un solo corpo, avviene un trasferimento di energia verso la zona a più bassa temperatura. Tale flusso di calore dipende dalla conducibilità dei materiali implicati e dalla loro differenza di temperatura.
La convenzione
Con l’aumento della temperatura, qualsiasi fluido liquido o gassoso si espande e diminuisce di densità, dando origine a moti chiamati “di convezione”. Durante questi moti, il fluido freddo scende verso il basso, mentre quello caldo sale verso l’alto: proprio nel momento in cui avviene il movimento della massa fluida, si verifica un trasferimento di calore. Solitamente, la trasmissione per convezione ha luogo tra un fluido e una superficie.
L’irraggiamento
Ogni corpo riscaldato emette calore. Tale fenomeno si chiama “irraggiamento” e dipende dalla remissività dei corpi e dalla differenza di temperatura. In inverno, la vetrata rappresenta, come l’involucro edilizio, un’unità divisoria tra ambiente interno-riscaldato e ambiente esterno-freddo, unità attraverso la quale si verifica una perdita di calore dall’interno verso l’esterno. L’irraggiamento delle strutture vetrate incide di circa il 70% sulla perdita di calore complessiva: per questo, è importante partire da qui e intervenire efficacemente per neutralizzare al massimo tale fenomeno
IL FENOMENO DELLA CONDUZIONE
L’argento, ad esempio, a 0 gradi C° registra un valore lambda pari a 410 W/(m K).
Il vetro non è un buon conduttore (lambda = 0,8 W/(m K)), ma nel caso di una finestra non costituisce un efficace isolamento termico. I gas, invece, hanno una conducibilità molto ridotta. Ed è proprio su questa osservazione che parte e si basa il principio dei sistemi
vetrati isolanti di Ital-Plastick: sigillando ermeticamente due o tre vetrate al bordo si forma un cuscino d’aria, il cui valore lambda è 0,024 W/(m K). Il cuscino riduce efficacemente la conducibilità del calore dall’interno riscaldato all’esterno. Già in questo caso e rispetto a un vetro semplice, la vetrata isolante non coattizzata riduce di circa la metà la perdita di calore. Se poi l’intercapedine o le intercapedini vengono riempite anziché d’aria con Argon o Krypton, l’isolamento termico migliora ulteriormente. Tali gas nobili infatti hanno una minore conducibilità del calore: Argon=0,0177 W/(m K) e Krypton=0,00949 W/(m K.)
Concludendo, la dispersione termica per conduzione diminuisce con l’aumentare dell’intercapedine. Oltre a questo però, è fondamentale considerare un altro fenomeno: la convezione
IL FENOMENO DELLA CONVEZIONE
Nello specifico, analizzando cosa succede all’interno di un’intercapedine, il gas entra in contatto con la superficie più fredda del vetro esterno, cedendo calore e dando vita a un moto circolare. Raffreddato, infatti, il gas si sposta verso il basso, incontra il giunto inferiore e, a contatto con la superficie calda del vetro interno che cede il suo calore, si riscalda nuovamente salendo verso l’alto.
Qui, trova il giunto superiore ed entra nuovamente in contatto con il vetro esterno più freddo. Il continuo apporto di calore dato dall’ambiente riscaldato mantiene vivo questo fenomeno detto “moto convettivo”.
Questo movimento ha però bisogno di uno spazio minimo per avvenire e, se l’intercapedine è contenuta, non influisce particolarmente. Per ogni tipo di gas, dunque, esiste una dimensione ideale di intercapedine, superata la quale i moti convettivi aumentano: per l’Argon lo spessore di intercapedine ottimale è di 15-16 mm, mentre per il Krypton è di 10-12 mm. Nelle intercapedini con dimensioni inferiori a questi valori, il contenuto minore di materiale causa un minore isolamento termico per conduzione e una maggiore dispersione. Nelle intercapedini di dimensione superiore, invece, l’azione dovuta alla presenza di più materiale e il fenomeno di conduzione che essa origina vengono compensati dalla maggior trasmissione di calore per convezione: superando dunque gli spessori adeguati, il valore di isolamento termico rimane stabile, se non negativo. Se invece si rispettano le misure ideali, la dispersione termica per convezione e conduzione viene ridotta efficacemente.
IL FENOMENO DELL’IRRAGGIAMENTO
La suddivisione dell’energia radiante incidente nelle sue tre componenti “riflessa- assorbita-trasmessa” dipende dalle caratteristiche fisiche del materiale. Nel caso di un corpo nero, ad esempio, questo assorbe completamente l’energia incidente senza trasmetterla o rifletterla: un comportamento ideale, che però non è rappresentativo dei materiali reali.
La quantità di energia assorbita da un corpo porta al riscaldamento dello stesso. Contrariamente, l’energia da esso emanata ne determina il raffreddamento. Tornando all’esempio del corpo nero, possiamo dire che è il corpo che meglio assorbe energia a più bassa temperatura o che perde energia a più alta temperatura. Per una maggior comprensione, risulta facile confrontare il comportamento reale delle superfici di un corpo con quelle di un corpo nero. Il rapporto tra l’energia assorbita (o emanata) da un corpo reale e un corpo nero viene definita emissività: più è limitata l’emissività, più è limitato lo scambio termico per irraggiamento.
Torniamo a prendere come unità di misura di comparazione un corpo nero ideale: la sua emissività viene posta pari ad 1. Un valore di emissività prossimo a 1 (assorbimento totale), dunque, sta a significare che la superficie è in grado di emettere o assorbire il massimo dell’energia. Al contrario, un valore prossimo a 0 (riflessione totale), indica che l’energia viene assorbita totalmente dalla superficie del corpo, e che tale corpo non fungerà da fonte di calore.
IL GIUNTO PERIMETRALE DEI VETRI ITAL-PLASTICK
bordo del vetro espresso in W/(m K), abbattendo più del 50% le dispersioni perimetrali rispetto a un vetro isolante con profilo in alluminio. In tal modo, si ottiene una perfetta ottimizzazione della temperatura di superficie lungo il bordo della finestra, con la conseguente riduzione di condensa nel caso in cui aumenti il tasso di umidità interno. Per misurare tale fenomeno si utilizza il fattore di temperatura minima fRsi secondo la norma UNI EN ISO 10211, valore che per una vetrata con giunto “caldo” risulta essere fino al 25% superiore rispetto a quello di una vetrata con giunto in alluminio. Non solo: l’impiego del giunto caldo ottimizza anche il valore complessivo U della finestra: la determinazione del valore Uw, secondo la norma UNI EN ISO 10077-1, considera infatti anche la trasmittanza termica lineare espressa in valore psi. Grazie ai vari giunti proposti da ItalPlastick, il valore Uw della finestra passa da 0,1 a 0,2 W/(mq K), con un miglioramento del 10% rispetto al valore di trasmittanza totale.
Uw = Valore U finestra
Af = Superficie telaio
Uf = Valore U telaio
Ag = Superficie vetro
Ug = Valore U vetro
Lg = Perimetro vetro
Ψ = Coefficiente di trasmissione termica lineare del bordo della vetro
L’INNOVAZIONE DEI COATING BASSO EMISSIVI
Ma in che cosa consiste il coating basso emissivo? Semplice: sul vetro vengono fissati microscopici strati singoli di circa 0,1 micron di spessore, di varia tipologia e con caratteristiche fisiche diverse. Il coating più comune è oggi quello funzionale a base d’argento, rivestito a sua volta di altri ossidi di metallo, depositati sul vetro con un processo di vaporizzazione sotto vuoto spinto. Gli ossidi di metallo modificano di poco le proprietà spettrofotometriche ed estetiche del vetro, che mantiene un’ottima neutralità, pur assumendo una colorazione leggermente diversa da quella del vetro non trattato, spesso non riconoscibile.
Dal punto di vista della radiazione infrarossa però le qualità termiche di una lastra con deposito metallico sono molto interessanti, visto che l’emissività passa da 0,837 a valori inferiori a 0,1. Attualmente lo standard tecnico è un’emissività di 0,03, un valore del 95% inferiore a quello di un vetro normale. Nel caso di un deposito di solo argento l’emissività si riduce ancor più, raggiungendo un valore di 0,02.
Applicando tali principi alle proprie finestre, Ital-Plastick impiega vetri coatizzati in sistemi vetrati isolanti che prevedono il deposito metallico verso l’intercapedine: in questo modo, il vetro assorbe il calore dall’ambiente interno riscaldato. Allo stesso tempo, il deposito basso emissivo contrasta l’irraggiamento verso l’esterno, con una remissione che si rinnova verso l’interno. Si annulla così la dispersione di calore per irraggiamento. Per ridurre ancora di più la trasmittanza termica del vetro, poi, Ital-Plastick utilizza vetrate isolanti triple, realizzate con doppio vetro basso emissivo.
COME CALCOLARE LA TEMPERATURA SUPERFICIALE DI UN VETRO
Ma come si può calcolare la temperatura superficiale del vetro interno? Semplice: attraverso la trasmittanza Ug del vetro e supponendo una resistenza termica della superficie interna pari a 0,13 mq K/W sarà sufficiente applicare la seguente equazione:
Θsi = Θi – (Θi – Θe) • U g • 0,13
Θsi = Temperatura superficie vetro interna
Θi = Temperatura ambiente interno
Θe = Temperatura esterna
In condizioni climatiche invernali si può notare come riducendo la trasmittanza Ug si innalzi la temperatura superficiale del vetro interno. Risolvendo l’equazione e ipotizzando una temperatura interna di 20°C, si ottengono i valori di temperatura superficiale interna riportati come da tabella, calcolati in base a due diverse temperature esterne. Analizzando diversi valori, si nota che grazie al trattamento coatizzante si ottiene una riduzione della differenza di temperatura tra vetro e ambiente interno, riduzione che è eccellente rispetto al caso del vetro semplice, ma assai apprezzabile anche rispetto al caso del vetro isolante non coatizzato. Nei vetri isolanti basso emissivi, poi, la temperatura superficiale del vetro interno ha un valore molto vicino alla temperatura dell’ambiente interno: in termini di comfort climatico e percezione termica, avvicinandosi a queste superfici non si avverte una sensazione di raffreddamento corporeo, ma un benessere totale. Concludendo, se si diminuisce la trasmittanza dei vetri (aumentandone la resistenza termica), si riduce il fabbisogno energetico accrescendo contemporaneamente il benessere di chi vive nell’ambiente interno.
Θsi = Θi – (Θi – Θe) • U g • 0,13
Θsi = Temperatura superficie vetro interna
Θi = Temperatura ambiente interno
Θe = Temperatura esterna
In condizioni climatiche invernali si può notare come riducendo la trasmittanza Ug si innalzi la temperatura superficiale del vetro interno. Risolvendo l’equazione e ipotizzando una temperatura interna di 20°C, si ottengono i valori di temperatura superficiale interna riportati come da tabella, calcolati in base a due diverse temperature esterne. Analizzando diversi valori, si nota che grazie al trattamento coatizzante si ottiene una riduzione della differenza di temperatura tra vetro e ambiente interno, riduzione che è eccellente rispetto al caso del vetro semplice, ma assai apprezzabile anche rispetto al caso del vetro isolante non coatizzato. Nei vetri isolanti basso emissivi, poi, la temperatura superficiale del vetro interno ha un valore molto vicino alla temperatura dell’ambiente interno: in termini di comfort climatico e percezione termica, avvicinandosi a queste superfici non si avverte una sensazione di raffreddamento corporeo, ma un benessere totale. Concludendo, se si diminuisce la trasmittanza dei vetri (aumentandone la resistenza termica), si riduce il fabbisogno energetico accrescendo contemporaneamente il benessere di chi vive nell’ambiente interno.
DISTANZIATORE SUPER SPACER®
La maggior parte dei doppi vetri tradizionali prevede una barra di alluminuio o metallo tra i pannelli di vetro, che tuttavia contribuisce a disperdere il calore.
Scegliendo le finestre dotate di Super Spacer® è possibile ridurre significativamente i costi di riscaldamento. Sostituendo le vecchie finestre con finestre dotate della tecnologia di risparmio energetico Super Spacer® è possibile tagliare i costi di riscaldamento di oltre il 20% e ridurre significativamente il proprio consumo di impronta di CO2 per molti anni.
TIPOLOGIE VETRI
UW
1.7
VETRO
4/12 AR/4 BE
TRASMITTANZA (U)
CONDUTTANZA 2D (LF2D)
0.462 W/mK
LARGHEZZA TELAIO (BF)
115.67 mm
TEMPERATURA INTERNA
20.00 °C
TEMPERATURA ESTERNA
0.00 °C
UMIDITÀ INTERNA
40.00%
(dimensioni di riferimento F1ADK 100x150 cm)
INGLESINE
TIPOLOGIE
TENDINE INTERNE
Le tendine all’interno della vetrocamera consentono
di risolvere il problema della luce e del calore,
una soluzione duratura che non comporta alcuna
manutenzione, la tendina si trova all’interno della
vetrocamera in un ambiente sigillato che la protegge
dalla polvere, sporco e dagli agenti atmosferici il
tutto senza alterare le capacità isolanti del vetro.
– Non si sporcano
– Non si danneggiano
– Hanno lunga durata
– Non richiedono manutenzione
– Proteggono dal sole e dal calore
– Non invecchiano
– Garantiscono la privacy
– Il design minimale rispetta e valorizza ogni
ambiente
VENEZIANA
Il modello VENEZIANA è un sistema brevettato magnetico che permette un movimento manuale per
l’orientamento e il sollevamento della veneziana inserita nella vetrocamera con intercapedine da 16
mm.
La tenda si trova all’interno della vetrocamera in un
ambiente sigillato che la protegge dalla polvere e
dagli agenti atmosferici il tutto senza alterare le capacità isolanti del vetro
PLISSÈ
Le tende plissè sono realizzate in tessuto Verosol®
rivestito con molecole d’alluminio o Vanity e inserite in vetrocamera con intercapedine di 20 mm o
22 mm, il movimento è sempre dato da un sistema
magnetico brevettato a movimentazione manuale
per il sollevamento della tenda.
La tenda si trova all’interno della vetrocamera in un
ambiente sigillato che la protegge dalla polvere e
dagli agenti atmosferici il tutto senza alterare le capacità isolanti del vetro
RULLO
Sistema brevettato magnetico, a movimentazione
manuale, con funzione di sollevamento per tende
rullo inserite in vetrocamera da 27 mm. Tenda realizzate in tessuto Verosol® rivestito con molecole
d’alluminio. Il fondale ed il tessuto scorrono all’interno di una guida laterale. Il corretto svolgimento
del tessuto è assicurato da un’apposita mantovana, mentre un doppio finecorsa meccanico ne garantisce l’arresto nelle posizioni estreme.
La tenda si trova all’interno della vetrocamera in un
ambiente sigillato che la protegge dalla polvere e
dagli agenti atmosferici il tutto senza alterare le capacità isolanti del vetro
ZANZARIERE
ZANZARIERE SU MISURA SENZA COMPROMETTERE L’ESTETICA DELLE FINESTRE
Una protezione certa anche dai fastidiosi insetti,
senza alterare la bellezza delle proprie finestre. I
sistemi zanzariera adottati da Ital-Plastick vengono
disegnati e costruiti su misura, per adattarsi alle
molteplici esigenze installative.
GALLERY
IL VETRO CHE TI FA RISPARMIARE
Perchè scegliere i vetri basso emissivi coatizzati Ital-Plastick
LA TRASMITTANZA TERMICA DEI VETRI ITAL-PLASTICK
Nel primo caso vengono valutati tutti i fattori che incidono nella perdita di calore attraverso il vetro: spessore dell’intercapedine, tipo di gas impiegato, grado di riempimento, remissività del vetro, etc.
Una struttura vetrata tradizionale, realizzata con vetrocamera non basso emissiva e semplice aria nell’intercapedine, raggiunge un valore Ug di 2,7 W /(mq K), con un dimezzamento della dispersione di calore rispetto al vetro semplice (5,8 W/(mq K): tale valore però è ancora troppo elevato rispetto ai componenti di costruzione opachi, nei quali si riscontra un valore Ug inferiore a 1 W/(mq K).
Un vetro isolante con coating neutro invece giunge, senza impiego di gas, a un valore Ug di circa 1,4 W/(mq K), dimezzando a sua volta le perdite di calore rispetto a quelle del vetrocamera tradizionale.
Se poi si riempie l’intercapedine di gas Argon, il valore diminuisce ulteriormente giungendo a 1,1 W/(mq K), con una riduzione della dispersione del 60%. Con l’utilizzo di vetrate isolanti triple, che prevedono due vetri basso emissivi, con gas Argon si ottiene un ulteriore riduzione del valore Ug a 0,7 W/(mq K), se non addirittura di 0,5 W/(mq K). Nella finestra è comunque importante non considerare solo il vetro, ma anche il telaio. Questo influisce molto dal punto di vista termico: la sua trasmittanza viene indicata con il simbolo Uf, dove “f” sta per “frame” (“telaio” in inglese). Il valore totale di trasmittanza delle finestra, valore Uw (dall’inglese “window”) è quindi dato dalla somma dei valori U dei singoli componenti, in proporzione alla loro area e rispetto alla superficie totale dell’elemento finito.
COME AVVIENE LO SCAMBIO TERMICO
La conduzione
Tra due corpi posti a diretto contatto tra loro, così come all’interno di un solo corpo, avviene un trasferimento di energia verso la zona a più bassa temperatura. Tale flusso di calore dipende dalla conducibilità dei materiali implicati e dalla loro differenza di temperatura.
La convenzione
Con l’aumento della temperatura, qualsiasi fluido liquido o gassoso si espande e diminuisce di densità, dando origine a moti chiamati “di convezione”. Durante questi moti, il fluido freddo scende verso il basso, mentre quello caldo sale verso l’alto: proprio nel momento in cui avviene il movimento della massa fluida, si verifica un trasferimento di calore. Solitamente, la trasmissione per convezione ha luogo tra un fluido e una superficie.
L’irraggiamento
Ogni corpo riscaldato emette calore. Tale fenomeno si chiama “irraggiamento” e dipende dalla remissività dei corpi e dalla differenza di temperatura. In inverno, la vetrata rappresenta, come l’involucro edilizio, un’unità divisoria tra ambiente interno-riscaldato e ambiente esterno-freddo, unità attraverso la quale si verifica una perdita di calore dall’interno verso l’esterno. L’irraggiamento delle strutture vetrate incide di circa il 70% sulla perdita di calore complessiva: per questo, è importante partire da qui e intervenire efficacemente per neutralizzare al massimo tale fenomeno
La conduzione
Tra due corpi posti a diretto contatto tra loro, così come all’interno di un solo corpo, avviene un trasferimento di energia verso la zona a più bassa temperatura. Tale flusso di calore dipende dalla conducibilità dei materiali implicati e dalla loro differenza di temperatura.
La convenzione
Con l’aumento della temperatura, qualsiasi fluido liquido o gassoso si espande e diminuisce di densità, dando origine a moti chiamati “di convezione”. Durante questi moti, il fluido freddo scende verso il basso, mentre quello caldo sale verso l’alto: proprio nel momento in cui avviene il movimento della massa fluida, si verifica un trasferimento di calore. Solitamente, la trasmissione per convezione ha luogo tra un fluido e una superficie.
L’irraggiamento
Ogni corpo riscaldato emette calore. Tale fenomeno si chiama “irraggiamento” e dipende dalla remissività dei corpi e dalla differenza di temperatura. In inverno, la vetrata rappresenta, come l’involucro edilizio, un’unità divisoria tra ambiente interno-riscaldato e ambiente esterno-freddo, unità attraverso la quale si verifica una perdita di calore dall’interno verso l’esterno. L’irraggiamento delle strutture vetrate incide di circa il 70% sulla perdita di calore complessiva: per questo, è importante partire da qui e intervenire efficacemente per neutralizzare al massimo tale fenomeno
IL FENOMENO DELLA CONDUZIONE
L’argento, ad esempio, a 0 gradi C° registra un valore lambda pari a 410 W/(m K).
Il vetro non è un buon conduttore (lambda = 0,8 W/(m K)), ma nel caso di una finestra non costituisce un efficace isolamento termico. I gas, invece, hanno una conducibilità molto ridotta. Ed è proprio su questa osservazione che parte e si basa il principio dei sistemi
vetrati isolanti di Ital-Plastick: sigillando ermeticamente due o tre vetrate al bordo si forma un cuscino d’aria, il cui valore lambda è 0,024 W/(m K). Il cuscino riduce efficacemente la conducibilità del calore dall’interno riscaldato all’esterno. Già in questo caso e rispetto a un vetro semplice, la vetrata isolante non coattizzata riduce di circa la metà la perdita di calore. Se poi l’intercapedine o le intercapedini vengono riempite anziché d’aria con Argon o Krypton, l’isolamento termico migliora ulteriormente. Tali gas nobili infatti hanno una minore conducibilità del calore: Argon=0,0177 W/(m K) e Krypton=0,00949 W/(m K.)
Concludendo, la dispersione termica per conduzione diminuisce con l’aumentare dell’intercapedine. Oltre a questo però, è fondamentale considerare un altro fenomeno: la convezione
IL FENOMENO DELLA CONVEZIONE
Nello specifico, analizzando cosa succede all’interno di un’intercapedine, il gas entra in contatto con la superficie più fredda del vetro esterno, cedendo calore e dando vita a un moto circolare. Raffreddato, infatti, il gas si sposta verso il basso, incontra il giunto inferiore e, a contatto con la superficie calda del vetro interno che cede il suo calore, si riscalda nuovamente salendo verso l’alto.
Qui, trova il giunto superiore ed entra nuovamente in contatto con il vetro esterno più freddo. Il continuo apporto di calore dato dall’ambiente riscaldato mantiene vivo questo fenomeno detto “moto convettivo”.
Questo movimento ha però bisogno di uno spazio minimo per avvenire e, se l’intercapedine è contenuta, non influisce particolarmente. Per ogni tipo di gas, dunque, esiste una dimensione ideale di intercapedine, superata la quale i moti convettivi aumentano: per l’Argon lo spessore di intercapedine ottimale è di 15-16 mm, mentre per il Krypton è di 10-12 mm. Nelle intercapedini con dimensioni inferiori a questi valori, il contenuto minore di materiale causa un minore isolamento termico per conduzione e una maggiore dispersione. Nelle intercapedini di dimensione superiore, invece, l’azione dovuta alla presenza di più materiale e il fenomeno di conduzione che essa origina vengono compensati dalla maggior trasmissione di calore per convezione: superando dunque gli spessori adeguati, il valore di isolamento termico rimane stabile, se non negativo. Se invece si rispettano le misure ideali, la dispersione termica per convezione e conduzione viene ridotta efficacemente.
IL FENOMENO DELL’IRRAGGIAMENTO
La suddivisione dell’energia radiante incidente nelle sue tre componenti “riflessa- assorbita-trasmessa” dipende dalle caratteristiche fisiche del materiale. Nel caso di un corpo nero, ad esempio, questo assorbe completamente l’energia incidente senza trasmetterla o rifletterla: un comportamento ideale, che però non è rappresentativo dei materiali reali.
La quantità di energia assorbita da un corpo porta al riscaldamento dello stesso. Contrariamente, l’energia da esso emanata ne determina il raffreddamento. Tornando all’esempio del corpo nero, possiamo dire che è il corpo che meglio assorbe energia a più bassa temperatura o che perde energia a più alta temperatura. Per una maggior comprensione, risulta facile confrontare il comportamento reale delle superfici di un corpo con quelle di un corpo nero. Il rapporto tra l’energia assorbita (o emanata) da un corpo reale e un corpo nero viene definita emissività: più è limitata l’emissività, più è limitato lo scambio termico per irraggiamento.
Torniamo a prendere come unità di misura di comparazione un corpo nero ideale: la sua emissività viene posta pari ad 1. Un valore di emissività prossimo a 1 (assorbimento totale), dunque, sta a significare che la superficie è in grado di emettere o assorbire il massimo dell’energia. Al contrario, un valore prossimo a 0 (riflessione totale), indica che l’energia viene assorbita totalmente dalla superficie del corpo, e che tale corpo non fungerà da fonte di calore.
IL GIUNTO PERIMETRALE DEI VETRI ITAL-PLASTICK
bordo del vetro espresso in W/(m K), abbattendo più del 50% le dispersioni perimetrali rispetto a un vetro isolante con profilo in alluminio. In tal modo, si ottiene una perfetta ottimizzazione della temperatura di superficie lungo il bordo della finestra, con la conseguente riduzione di condensa nel caso in cui aumenti il tasso di umidità interno. Per misurare tale fenomeno si utilizza il fattore di temperatura minima fRsi secondo la norma UNI EN ISO 10211, valore che per una vetrata con giunto “caldo” risulta essere fino al 25% superiore rispetto a quello di una vetrata con giunto in alluminio. Non solo: l’impiego del giunto caldo ottimizza anche il valore complessivo U della finestra: la determinazione del valore Uw, secondo la norma UNI EN ISO 10077-1, considera infatti anche la trasmittanza termica lineare espressa in valore psi. Grazie ai vari giunti proposti da ItalPlastick, il valore Uw della finestra passa da 0,1 a 0,2 W/(mq K), con un miglioramento del 10% rispetto al valore di trasmittanza totale.
Uw = Valore U finestra
Af = Superficie telaio
Uf = Valore U telaio
Ag = Superficie vetro
Ug = Valore U vetro
Lg = Perimetro vetro
Ψ = Coefficiente di trasmissione termica lineare del bordo della vetro
L’INNOVAZIONE DEI COATING BASSO EMISSIVI
Ma in che cosa consiste il coating basso emissivo? Semplice: sul vetro vengono fissati microscopici strati singoli di circa 0,1 micron di spessore, di varia tipologia e con caratteristiche fisiche diverse. Il coating più comune è oggi quello funzionale a base d’argento, rivestito a sua volta di altri ossidi di metallo, depositati sul vetro con un processo di vaporizzazione sotto vuoto spinto. Gli ossidi di metallo modificano di poco le proprietà spettrofotometriche ed estetiche del vetro, che mantiene un’ottima neutralità, pur assumendo una colorazione leggermente diversa da quella del vetro non trattato, spesso non riconoscibile.
Dal punto di vista della radiazione infrarossa però le qualità termiche di una lastra con deposito metallico sono molto interessanti, visto che l’emissività passa da 0,837 a valori inferiori a 0,1. Attualmente lo standard tecnico è un’emissività di 0,03, un valore del 95% inferiore a quello di un vetro normale. Nel caso di un deposito di solo argento l’emissività si riduce ancor più, raggiungendo un valore di 0,02.
Applicando tali principi alle proprie finestre, Ital-Plastick impiega vetri coatizzati in sistemi vetrati isolanti che prevedono il deposito metallico verso l’intercapedine: in questo modo, il vetro assorbe il calore dall’ambiente interno riscaldato. Allo stesso tempo, il deposito basso emissivo contrasta l’irraggiamento verso l’esterno, con una remissione che si rinnova verso l’interno. Si annulla così la dispersione di calore per irraggiamento. Per ridurre ancora di più la trasmittanza termica del vetro, poi, Ital-Plastick utilizza vetrate isolanti triple, realizzate con doppio vetro basso emissivo.
COME CALCOLARE LA TEMPERATURA SUPERFICIALE DI UN VETRO
Ma come si può calcolare la temperatura superficiale del vetro interno? Semplice: attraverso la trasmittanza Ug del vetro e supponendo una resistenza termica della superficie interna pari a 0,13 mq K/W sarà sufficiente applicare la seguente equazione:
Θsi = Θi – (Θi – Θe) • U g • 0,13
Θsi = Temperatura superficie vetro interna
Θi = Temperatura ambiente interno
Θe = Temperatura esterna
In condizioni climatiche invernali si può notare come riducendo la trasmittanza Ug si innalzi la temperatura superficiale del vetro interno. Risolvendo l’equazione e ipotizzando una temperatura interna di 20°C, si ottengono i valori di temperatura superficiale interna riportati come da tabella, calcolati in base a due diverse temperature esterne. Analizzando diversi valori, si nota che grazie al trattamento coatizzante si ottiene una riduzione della differenza di temperatura tra vetro e ambiente interno, riduzione che è eccellente rispetto al caso del vetro semplice, ma assai apprezzabile anche rispetto al caso del vetro isolante non coatizzato. Nei vetri isolanti basso emissivi, poi, la temperatura superficiale del vetro interno ha un valore molto vicino alla temperatura dell’ambiente interno: in termini di comfort climatico e percezione termica, avvicinandosi a queste superfici non si avverte una sensazione di raffreddamento corporeo, ma un benessere totale. Concludendo, se si diminuisce la trasmittanza dei vetri (aumentandone la resistenza termica), si riduce il fabbisogno energetico accrescendo contemporaneamente il benessere di chi vive nell’ambiente interno.
Θsi = Θi – (Θi – Θe) • U g • 0,13
Θsi = Temperatura superficie vetro interna
Θi = Temperatura ambiente interno
Θe = Temperatura esterna
In condizioni climatiche invernali si può notare come riducendo la trasmittanza Ug si innalzi la temperatura superficiale del vetro interno. Risolvendo l’equazione e ipotizzando una temperatura interna di 20°C, si ottengono i valori di temperatura superficiale interna riportati come da tabella, calcolati in base a due diverse temperature esterne. Analizzando diversi valori, si nota che grazie al trattamento coatizzante si ottiene una riduzione della differenza di temperatura tra vetro e ambiente interno, riduzione che è eccellente rispetto al caso del vetro semplice, ma assai apprezzabile anche rispetto al caso del vetro isolante non coatizzato. Nei vetri isolanti basso emissivi, poi, la temperatura superficiale del vetro interno ha un valore molto vicino alla temperatura dell’ambiente interno: in termini di comfort climatico e percezione termica, avvicinandosi a queste superfici non si avverte una sensazione di raffreddamento corporeo, ma un benessere totale. Concludendo, se si diminuisce la trasmittanza dei vetri (aumentandone la resistenza termica), si riduce il fabbisogno energetico accrescendo contemporaneamente il benessere di chi vive nell’ambiente interno.
DISTANZIATORE SUPER SPACER®
La maggior parte dei doppi vetri tradizionali prevede una barra di alluminuio o metallo tra i pannelli di vetro, che tuttavia contribuisce a disperdere il calore.
Scegliendo le finestre dotate di Super Spacer® è possibile ridurre significativamente i costi di riscaldamento. Sostituendo le vecchie finestre con finestre dotate della tecnologia di risparmio energetico Super Spacer® è possibile tagliare i costi di riscaldamento di oltre il 20% e ridurre significativamente il proprio consumo di impronta di CO2 per molti anni.
TIPOLOGIE VETRI
UW
1.7
VETRO
4/12 AR/4 BE
CONDUTTANZA 2D (LF2D)
0.462 W/mK
LARGHEZZA TELAIO (BF)
115.67 mm
TEMPERATURA INTERNA
20.00 °C
TEMPERATURA ESTERNA
0.00 °C
UMIDITÀ INTERNA
40.00%
(dimensioni di riferimento F1ADK 100x150 cm)
INGLESINE
TIPOLOGIE
TENDINE INTERNE
Le tendine all’interno della vetrocamera consentono
di risolvere il problema della luce e del calore,
una soluzione duratura che non comporta alcuna
manutenzione, la tendina si trova all’interno della
vetrocamera in un ambiente sigillato che la protegge
dalla polvere, sporco e dagli agenti atmosferici il
tutto senza alterare le capacità isolanti del vetro.
– Non si sporcano
– Non si danneggiano
– Hanno lunga durata
– Non richiedono manutenzione
– Proteggono dal sole e dal calore
– Non invecchiano
– Garantiscono la privacy
– Il design minimale rispetta e valorizza ogni
ambiente
VENEZIANA
Il modello VENEZIANA è un sistema brevettato magnetico che permette un movimento manuale per
l’orientamento e il sollevamento della veneziana inserita nella vetrocamera con intercapedine da 16
mm.
La tenda si trova all’interno della vetrocamera in un
ambiente sigillato che la protegge dalla polvere e
dagli agenti atmosferici il tutto senza alterare le capacità isolanti del vetro
PLISSÈ
Le tende plissè sono realizzate in tessuto Verosol®
rivestito con molecole d’alluminio o Vanity e inserite in vetrocamera con intercapedine di 20 mm o
22 mm, il movimento è sempre dato da un sistema
magnetico brevettato a movimentazione manuale
per il sollevamento della tenda.
La tenda si trova all’interno della vetrocamera in un
ambiente sigillato che la protegge dalla polvere e
dagli agenti atmosferici il tutto senza alterare le capacità isolanti del vetro
RULLO
Sistema brevettato magnetico, a movimentazione
manuale, con funzione di sollevamento per tende
rullo inserite in vetrocamera da 27 mm. Tenda realizzate in tessuto Verosol® rivestito con molecole
d’alluminio. Il fondale ed il tessuto scorrono all’interno di una guida laterale. Il corretto svolgimento
del tessuto è assicurato da un’apposita mantovana, mentre un doppio finecorsa meccanico ne garantisce l’arresto nelle posizioni estreme.
La tenda si trova all’interno della vetrocamera in un
ambiente sigillato che la protegge dalla polvere e
dagli agenti atmosferici il tutto senza alterare le capacità isolanti del vetro
ZANZARIERE
ZANZARIERE SU MISURA SENZA COMPROMETTERE L’ESTETICA DELLE FINESTRE
Una protezione certa anche dai fastidiosi insetti,
senza alterare la bellezza delle proprie finestre. I
sistemi zanzariera adottati da Ital-Plastick vengono
disegnati e costruiti su misura, per adattarsi alle
molteplici esigenze installative.
GALLERY
IL VETRO CHE TI FA RISPARMIARE
Perchè scegliere i vetri basso emissivi coatizzati Ital-Plastick
LA TRASMITTANZA TERMICA DEI VETRI ITAL-PLASTICK
Nel primo caso vengono valutati tutti i fattori che incidono nella perdita di calore attraverso il vetro: spessore dell’intercapedine, tipo di gas impiegato, grado di riempimento, remissività del vetro, etc.
Una struttura vetrata tradizionale, realizzata con vetrocamera non basso emissiva e semplice aria nell’intercapedine, raggiunge un valore Ug di 2,7 W /(mq K), con un dimezzamento della dispersione di calore rispetto al vetro semplice (5,8 W/(mq K): tale valore però è ancora troppo elevato rispetto ai componenti di costruzione opachi, nei quali si riscontra un valore Ug inferiore a 1 W/(mq K).
Un vetro isolante con coating neutro invece giunge, senza impiego di gas, a un valore Ug di circa 1,4 W/(mq K), dimezzando a sua volta le perdite di calore rispetto a quelle del vetrocamera tradizionale.
Se poi si riempie l’intercapedine di gas Argon, il valore diminuisce ulteriormente giungendo a 1,1 W/(mq K), con una riduzione della dispersione del 60%. Con l’utilizzo di vetrate isolanti triple, che prevedono due vetri basso emissivi, con gas Argon si ottiene un ulteriore riduzione del valore Ug a 0,7 W/(mq K), se non addirittura di 0,5 W/(mq K). Nella finestra è comunque importante non considerare solo il vetro, ma anche il telaio. Questo influisce molto dal punto di vista termico: la sua trasmittanza viene indicata con il simbolo Uf, dove “f” sta per “frame” (“telaio” in inglese). Il valore totale di trasmittanza delle finestra, valore Uw (dall’inglese “window”) è quindi dato dalla somma dei valori U dei singoli componenti, in proporzione alla loro area e rispetto alla superficie totale dell’elemento finito.
COME AVVIENE LO SCAMBIO TERMICO
La conduzione
Tra due corpi posti a diretto contatto tra loro, così come all’interno di un solo corpo, avviene un trasferimento di energia verso la zona a più bassa temperatura. Tale flusso di calore dipende dalla conducibilità dei materiali implicati e dalla loro differenza di temperatura.
La convenzione
Con l’aumento della temperatura, qualsiasi fluido liquido o gassoso si espande e diminuisce di densità, dando origine a moti chiamati “di convezione”. Durante questi moti, il fluido freddo scende verso il basso, mentre quello caldo sale verso l’alto: proprio nel momento in cui avviene il movimento della massa fluida, si verifica un trasferimento di calore. Solitamente, la trasmissione per convezione ha luogo tra un fluido e una superficie.
L’irraggiamento
Ogni corpo riscaldato emette calore. Tale fenomeno si chiama “irraggiamento” e dipende dalla remissività dei corpi e dalla differenza di temperatura. In inverno, la vetrata rappresenta, come l’involucro edilizio, un’unità divisoria tra ambiente interno-riscaldato e ambiente esterno-freddo, unità attraverso la quale si verifica una perdita di calore dall’interno verso l’esterno. L’irraggiamento delle strutture vetrate incide di circa il 70% sulla perdita di calore complessiva: per questo, è importante partire da qui e intervenire efficacemente per neutralizzare al massimo tale fenomeno
La conduzione
Tra due corpi posti a diretto contatto tra loro, così come all’interno di un solo corpo, avviene un trasferimento di energia verso la zona a più bassa temperatura. Tale flusso di calore dipende dalla conducibilità dei materiali implicati e dalla loro differenza di temperatura.
La convenzione
Con l’aumento della temperatura, qualsiasi fluido liquido o gassoso si espande e diminuisce di densità, dando origine a moti chiamati “di convezione”. Durante questi moti, il fluido freddo scende verso il basso, mentre quello caldo sale verso l’alto: proprio nel momento in cui avviene il movimento della massa fluida, si verifica un trasferimento di calore. Solitamente, la trasmissione per convezione ha luogo tra un fluido e una superficie.
L’irraggiamento
Ogni corpo riscaldato emette calore. Tale fenomeno si chiama “irraggiamento” e dipende dalla remissività dei corpi e dalla differenza di temperatura. In inverno, la vetrata rappresenta, come l’involucro edilizio, un’unità divisoria tra ambiente interno-riscaldato e ambiente esterno-freddo, unità attraverso la quale si verifica una perdita di calore dall’interno verso l’esterno. L’irraggiamento delle strutture vetrate incide di circa il 70% sulla perdita di calore complessiva: per questo, è importante partire da qui e intervenire efficacemente per neutralizzare al massimo tale fenomeno
IL FENOMENO DELLA CONDUZIONE
L’argento, ad esempio, a 0 gradi C° registra un valore lambda pari a 410 W/(m K).
Il vetro non è un buon conduttore (lambda = 0,8 W/(m K)), ma nel caso di una finestra non costituisce un efficace isolamento termico. I gas, invece, hanno una conducibilità molto ridotta. Ed è proprio su questa osservazione che parte e si basa il principio dei sistemi
vetrati isolanti di Ital-Plastick: sigillando ermeticamente due o tre vetrate al bordo si forma un cuscino d’aria, il cui valore lambda è 0,024 W/(m K). Il cuscino riduce efficacemente la conducibilità del calore dall’interno riscaldato all’esterno. Già in questo caso e rispetto a un vetro semplice, la vetrata isolante non coattizzata riduce di circa la metà la perdita di calore. Se poi l’intercapedine o le intercapedini vengono riempite anziché d’aria con Argon o Krypton, l’isolamento termico migliora ulteriormente. Tali gas nobili infatti hanno una minore conducibilità del calore: Argon=0,0177 W/(m K) e Krypton=0,00949 W/(m K.)
Concludendo, la dispersione termica per conduzione diminuisce con l’aumentare dell’intercapedine. Oltre a questo però, è fondamentale considerare un altro fenomeno: la convezione
IL FENOMENO DELLA CONVEZIONE
Nello specifico, analizzando cosa succede all’interno di un’intercapedine, il gas entra in contatto con la superficie più fredda del vetro esterno, cedendo calore e dando vita a un moto circolare. Raffreddato, infatti, il gas si sposta verso il basso, incontra il giunto inferiore e, a contatto con la superficie calda del vetro interno che cede il suo calore, si riscalda nuovamente salendo verso l’alto.
Qui, trova il giunto superiore ed entra nuovamente in contatto con il vetro esterno più freddo. Il continuo apporto di calore dato dall’ambiente riscaldato mantiene vivo questo fenomeno detto “moto convettivo”.
Questo movimento ha però bisogno di uno spazio minimo per avvenire e, se l’intercapedine è contenuta, non influisce particolarmente. Per ogni tipo di gas, dunque, esiste una dimensione ideale di intercapedine, superata la quale i moti convettivi aumentano: per l’Argon lo spessore di intercapedine ottimale è di 15-16 mm, mentre per il Krypton è di 10-12 mm. Nelle intercapedini con dimensioni inferiori a questi valori, il contenuto minore di materiale causa un minore isolamento termico per conduzione e una maggiore dispersione. Nelle intercapedini di dimensione superiore, invece, l’azione dovuta alla presenza di più materiale e il fenomeno di conduzione che essa origina vengono compensati dalla maggior trasmissione di calore per convezione: superando dunque gli spessori adeguati, il valore di isolamento termico rimane stabile, se non negativo. Se invece si rispettano le misure ideali, la dispersione termica per convezione e conduzione viene ridotta efficacemente.
IL FENOMENO DELL’IRRAGGIAMENTO
La suddivisione dell’energia radiante incidente nelle sue tre componenti “riflessa- assorbita-trasmessa” dipende dalle caratteristiche fisiche del materiale. Nel caso di un corpo nero, ad esempio, questo assorbe completamente l’energia incidente senza trasmetterla o rifletterla: un comportamento ideale, che però non è rappresentativo dei materiali reali.
La quantità di energia assorbita da un corpo porta al riscaldamento dello stesso. Contrariamente, l’energia da esso emanata ne determina il raffreddamento. Tornando all’esempio del corpo nero, possiamo dire che è il corpo che meglio assorbe energia a più bassa temperatura o che perde energia a più alta temperatura. Per una maggior comprensione, risulta facile confrontare il comportamento reale delle superfici di un corpo con quelle di un corpo nero. Il rapporto tra l’energia assorbita (o emanata) da un corpo reale e un corpo nero viene definita emissività: più è limitata l’emissività, più è limitato lo scambio termico per irraggiamento.
Torniamo a prendere come unità di misura di comparazione un corpo nero ideale: la sua emissività viene posta pari ad 1. Un valore di emissività prossimo a 1 (assorbimento totale), dunque, sta a significare che la superficie è in grado di emettere o assorbire il massimo dell’energia. Al contrario, un valore prossimo a 0 (riflessione totale), indica che l’energia viene assorbita totalmente dalla superficie del corpo, e che tale corpo non fungerà da fonte di calore.
IL GIUNTO PERIMETRALE DEI VETRI ITAL-PLASTICK
bordo del vetro espresso in W/(m K), abbattendo più del 50% le dispersioni perimetrali rispetto a un vetro isolante con profilo in alluminio. In tal modo, si ottiene una perfetta ottimizzazione della temperatura di superficie lungo il bordo della finestra, con la conseguente riduzione di condensa nel caso in cui aumenti il tasso di umidità interno. Per misurare tale fenomeno si utilizza il fattore di temperatura minima fRsi secondo la norma UNI EN ISO 10211, valore che per una vetrata con giunto “caldo” risulta essere fino al 25% superiore rispetto a quello di una vetrata con giunto in alluminio. Non solo: l’impiego del giunto caldo ottimizza anche il valore complessivo U della finestra: la determinazione del valore Uw, secondo la norma UNI EN ISO 10077-1, considera infatti anche la trasmittanza termica lineare espressa in valore psi. Grazie ai vari giunti proposti da ItalPlastick, il valore Uw della finestra passa da 0,1 a 0,2 W/(mq K), con un miglioramento del 10% rispetto al valore di trasmittanza totale.
Uw = Valore U finestra
Af = Superficie telaio
Uf = Valore U telaio
Ag = Superficie vetro
Ug = Valore U vetro
Lg = Perimetro vetro
Ψ = Coefficiente di trasmissione termica lineare del bordo della vetro
L’INNOVAZIONE DEI COATING BASSO EMISSIVI
Ma in che cosa consiste il coating basso emissivo? Semplice: sul vetro vengono fissati microscopici strati singoli di circa 0,1 micron di spessore, di varia tipologia e con caratteristiche fisiche diverse. Il coating più comune è oggi quello funzionale a base d’argento, rivestito a sua volta di altri ossidi di metallo, depositati sul vetro con un processo di vaporizzazione sotto vuoto spinto. Gli ossidi di metallo modificano di poco le proprietà spettrofotometriche ed estetiche del vetro, che mantiene un’ottima neutralità, pur assumendo una colorazione leggermente diversa da quella del vetro non trattato, spesso non riconoscibile.
Dal punto di vista della radiazione infrarossa però le qualità termiche di una lastra con deposito metallico sono molto interessanti, visto che l’emissività passa da 0,837 a valori inferiori a 0,1. Attualmente lo standard tecnico è un’emissività di 0,03, un valore del 95% inferiore a quello di un vetro normale. Nel caso di un deposito di solo argento l’emissività si riduce ancor più, raggiungendo un valore di 0,02.
Applicando tali principi alle proprie finestre, Ital-Plastick impiega vetri coatizzati in sistemi vetrati isolanti che prevedono il deposito metallico verso l’intercapedine: in questo modo, il vetro assorbe il calore dall’ambiente interno riscaldato. Allo stesso tempo, il deposito basso emissivo contrasta l’irraggiamento verso l’esterno, con una remissione che si rinnova verso l’interno. Si annulla così la dispersione di calore per irraggiamento. Per ridurre ancora di più la trasmittanza termica del vetro, poi, Ital-Plastick utilizza vetrate isolanti triple, realizzate con doppio vetro basso emissivo.
COME CALCOLARE LA TEMPERATURA SUPERFICIALE DI UN VETRO
Ma come si può calcolare la temperatura superficiale del vetro interno? Semplice: attraverso la trasmittanza Ug del vetro e supponendo una resistenza termica della superficie interna pari a 0,13 mq K/W sarà sufficiente applicare la seguente equazione:
Θsi = Θi – (Θi – Θe) • U g • 0,13
Θsi = Temperatura superficie vetro interna
Θi = Temperatura ambiente interno
Θe = Temperatura esterna
In condizioni climatiche invernali si può notare come riducendo la trasmittanza Ug si innalzi la temperatura superficiale del vetro interno. Risolvendo l’equazione e ipotizzando una temperatura interna di 20°C, si ottengono i valori di temperatura superficiale interna riportati come da tabella, calcolati in base a due diverse temperature esterne. Analizzando diversi valori, si nota che grazie al trattamento coatizzante si ottiene una riduzione della differenza di temperatura tra vetro e ambiente interno, riduzione che è eccellente rispetto al caso del vetro semplice, ma assai apprezzabile anche rispetto al caso del vetro isolante non coatizzato. Nei vetri isolanti basso emissivi, poi, la temperatura superficiale del vetro interno ha un valore molto vicino alla temperatura dell’ambiente interno: in termini di comfort climatico e percezione termica, avvicinandosi a queste superfici non si avverte una sensazione di raffreddamento corporeo, ma un benessere totale. Concludendo, se si diminuisce la trasmittanza dei vetri (aumentandone la resistenza termica), si riduce il fabbisogno energetico accrescendo contemporaneamente il benessere di chi vive nell’ambiente interno.
Θsi = Θi – (Θi – Θe) • U g • 0,13
Θsi = Temperatura superficie vetro interna
Θi = Temperatura ambiente interno
Θe = Temperatura esterna
In condizioni climatiche invernali si può notare come riducendo la trasmittanza Ug si innalzi la temperatura superficiale del vetro interno. Risolvendo l’equazione e ipotizzando una temperatura interna di 20°C, si ottengono i valori di temperatura superficiale interna riportati come da tabella, calcolati in base a due diverse temperature esterne. Analizzando diversi valori, si nota che grazie al trattamento coatizzante si ottiene una riduzione della differenza di temperatura tra vetro e ambiente interno, riduzione che è eccellente rispetto al caso del vetro semplice, ma assai apprezzabile anche rispetto al caso del vetro isolante non coatizzato. Nei vetri isolanti basso emissivi, poi, la temperatura superficiale del vetro interno ha un valore molto vicino alla temperatura dell’ambiente interno: in termini di comfort climatico e percezione termica, avvicinandosi a queste superfici non si avverte una sensazione di raffreddamento corporeo, ma un benessere totale. Concludendo, se si diminuisce la trasmittanza dei vetri (aumentandone la resistenza termica), si riduce il fabbisogno energetico accrescendo contemporaneamente il benessere di chi vive nell’ambiente interno.
DISTANZIATORE SUPER SPACER®
La maggior parte dei doppi vetri tradizionali prevede una barra di alluminuio o metallo tra i pannelli di vetro, che tuttavia contribuisce a disperdere il calore.
Scegliendo le finestre dotate di Super Spacer® è possibile ridurre significativamente i costi di riscaldamento. Sostituendo le vecchie finestre con finestre dotate della tecnologia di risparmio energetico Super Spacer® è possibile tagliare i costi di riscaldamento di oltre il 20% e ridurre significativamente il proprio consumo di impronta di CO2 per molti anni.